– Problemi del lavoro (disoccupazione, sottoccupazione; lavori precari, lavori dequalificanti o sottopagati; lavoro nero). L’ 68,05% (n. 490) delle persone hanno avuto problemi legati al lavoro ( n. 173 italiani e n. 317 stranieri).
– Problemi di reddito (nessun reddito; reddito insufficiente).
Hanno avuto seri problemi economici 441 persone (n. 181 italiani , 260 stranieri).– 61,25%. Al problema lavorativo e quindi alla mancanza di reddito si connettono molti dei bisogni rilevati. Il Centro di Ascolto, attraverso un “lavoro di rete”, oltre ad accompagnare le persone in difficoltà nella soluzione dei problemi, risponde ai bisogni immediati con buoni-pasto caldo, buoni per indumenti e pacchi viveri, buoni per il “dormitorio” e, in casi di particolare urgenza, risponde con piccoli contributi economici (quest’anno sono stati effettuati 228 interventi a favore di 115 persone).
– Problemi d’istruzione (per gli immigrati con scarsa conoscenza della lingua italiana).
Circa il 6,78% degli stranieri ha evidenziato difficoltà a comprendere o esprimersi nella lingua italiana (n. 31). Per aiutarli ad inserirsi nel contesto sociale e lavorativo, il Centro di Ascolto ha orientato queste persone verso le scuole pubbliche che organizzavano corsi di Lingua Italiana per stranieri; n. 5 persone (2 italiane e 3 straniere) sono analfabete.
– Problematiche abitative (mancanza di una casa; abitazione provvisoria o precaria; ospitalità presso conoscenti, sfratto). Gli italiani che hanno avuto un disagio di tipo abitativo sono il 38,40 % (n. 101); tra gli immigrati il 32,18% (n. 309) ha manifestato questo tipo di problematica.
Tot. n. 410
– Problemi specifici relativi a informazioni.
I volontari del CdA hanno fornito interventi del tipo di segretariato sociale alla quasi totalità delle persone pervenute al Centro (n. 504 – 70%).
Informazioni e orientamento sono stati forniti anche per problemi riguardanti l’ambito familiare (es. separazione, maltrattamenti, donne sole in stato interessante, crisi di coppia…); in particolare hanno manifestato questo tipo di disagio 37 persone, di cui 26 sono cittadini italiani e 11 stranieri.
– Disagio relazionale: durante i colloqui è emerso anche il disagio psicologico-
relazionale: 8 persone (tutti cittadini italiani).
– Problemi di salute : 21 persone hanno avuto bisogno di un orientamento a
servizi Sanitari ( n. 1 per malattie legate a tumore , n. 3 per malattie cardiache , n. 5
per malattie infettive, 5 malattie mentali e n. 7 depressione)
– Problemi di dipendenza (dichiarata) – n. 14 (in base a quanto osservato dagli operatori
durante i colloqui, il n. delle persone con dipendenza risulta superiore)
Dipendenza da alcool: 7 persone (2 italiani, 5 stranieri).
Dipendenza da sostanze: 3 persone (tutti cittadini italiani)
Ex dipendente: 3 persone (tutti cittadini italiani)
– Problemi di detenzione e giustizia. Si sono rivolte al CdA n. 3 persone (2 italiani e 1 straniero) con procedimenti penali in corso o misure alternative alla detenzione; n. 4 persone agli arresti domiciliari (3 italiani- 1 straniero) e 4 persone (3 italiani e 1 straniero) hanno chiesto sostegno per un reinserimento socio-lavorativo post-detenzione.