Prima di tutto ci tengo a dire che contrariamente a quanto la maggior parte delle persone possano pensare, io sono grata al Covid-19, perché finalmente abbiamo dovuto fermare la nostra irrefrenabile corsa quotidiana… e nel restare fermi siamo stati invitati (o costretti che dir si voglia) , a riflettere su ciò che veramente è importante nella vita, le relazioni appunto.
Lo scorrere del tempo e della quotidianità non ci permette talvolta di farlo, sempre alle prese con mille sane occupazioni, sempre immersi in diverse attività, lodevoli senza dubbio, ma che inevitabilmente ci tolgono spazio e tempo per le vere (e riscoperte ultimamente) priorità della vita!
Nella nuova modalità lavorativa che questa epidemia mi conduce a vivere, ho assaporato di nuovo, il piacere di restare accanto agli altri… Anche nel silenzio, anche se nella distanza fisica dovuta alle misure di precauzione, ma ti confesso che la vicinanza del cuore si fa ancora più prossima con chi abbiamo la fortuna di condividere questi momenti…
Uomini, donne, italiani e stranieri con un passato importante e pesante alle spalle, glielo leggi dagli occhi, bisognosi anche solo di un sorriso, che però può cambiarti la giornata!
Le persone che ci ruotano attorno in questo contesto del
Dormitorio/centro Diurno che stiamo vivendo da qualche settimana, mi stanno regalando emozioni che non mi aspettavo, io stessa vivo queste giornate con una grande gioia nel cuore: servire la merenda il pomeriggio, assicurarsi che il riscaldamento sia efficiente…che le loro camere siano pulite e profumate, sono tutti dettagli dettati da una giustificata prudenza e sicurezza sì, ma soprattutto dal desiderio di regalare momenti di coccole e felicità a chi non è più abituato a riceverle… e forse, ha perso anche la speranza di meritarle.
Cercare davvero di farli sentire a casa…provando a donare loro l’affetto di una famiglia.
Io è esattamente così che mi sento in Caritas.
Notizia di questa mattina: mi contatta un signore che con un po’ di imbarazzo, mi confessa di trovarsi nella difficoltà economica a causa della chiusura di molte aziende di diverso settore.
Mi dice che è costretto a rivolgersi al nostro centro di distribuzione viveri perché non ha la possibilità di ricevere i suoi compensi economici.
“Vi ringrazio e benedico il Signore perché esiste la Caritas, altrimenti non saprei cosa fare!” Mi, dice, emozionato.
Ecco, anche questo ci ricompensa di tutto l’impegno che cerchiamo di mettere in ogni opera che facciamo.
Per citare San Francesco…
È nel donare che si riceve,
Nel dimenticare se stessi, che ci si ritrova…
Mettiamo un po’ da parte noi per fare spazio agli altri NOI…
Grazie Caritas, Grazie Covid-19 perché nel metterci in ginocchio ci dai la possibilità di guardare il mondo e chi ci circonda da una prospettiva diversa, quella giusta!