Testimonianza di Ombretta

Attività di ascolto al tempo del Covid 19….arduo descrivere ciò che si prova!

Fino a qualche mese fa, incontravo le persone che arrivavano al Centro di Ascolto della Caritas diocesana accogliendole con un sorriso o una stretta di mano, instaurando così un primo rapporto di fiducia, ora mascherina e distanza sociale di sicurezza sono giustamente diventate due strumenti quotidiani della relazione con le persone ma rendono difficile mostrare vicinanza affettiva a chi si trova in una condizione di fragilità (sotto ogni punto di vista). Solo un esempio: qualche giorno fa si è rivolta al Centro di Ascolto una giovane mamma, il marito ha perso il lavoro a causa del Covid 19 e aveva bisogno di un sostegno materiale e morale; avrei tanto voluto abbracciarla ma non potevo… le mie parole attraverso la mascherina mi suonavano flebili ed ho avuto la spiacevole sensazione di non riuscire a trasmettere la mia comprensione per quanto stava vivendo.

A questa sensazione, spesso si uniscono varie emozioni e stati d’animo che rendono un po’ complicata la gestione delle varie situazioni che si presentano, ma la fiducia che si possa ritornare alla normalità continua ad essere forte, credo anzi che quando questa emergenza finirà saremo più consapevoli rispetto a noi stessi e al valore della relazione con gli altri .